lunedì 29 maggio 2017

La vera novità? Che Joey Saputo non ha novità. Il pres continua dritto per la sua strada


Domenica 28 maggio, ore 10, sala stampa dello Stadio Dall'Ara (che oggi compie 90 anni: auguri!!!). Parla il numero uno del Bologna, Joey Saputo. Nostro (provvidenziale) Signore della pedata, alla cui destra siede l'Ad Fenucci e alla sinistra il Ds Bigon. Immagine teocratica che trascende il valore (relativo) del calcio.
Bene, 69 minuti (cronometrati) da cui emerge la grande (?) novità. Cioè che il presidentissimo non ha novità. Ma come... e questo Bologna? «Non mi ha divertito. Però ha raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati, il mantenimento della categoria. I giovani hanno dato un certo contributo e ci auguriamo che possano crescere ancora di più. Cos'è mancato? La continuità e i risultati contro le avversarie di prima fascia. Certo, pensavo di avere una squadra migliore di quella che abbiamo visto in campo».


DUNQUE... SI CONTINUA CON DONADONI
«Roberto ha un contratto fino al 2018. Ha sposato il nostro progetto e ne siamo contenti. La direzione è di lavorare per un prolungamento del nostro rapporto».

MONTREAL-BOLOGNA, A CIASCUNO IL SUO
«Lavorano per un bene comune. Non farò mai qualcosa che possa privilegiare l'una a danno dell'altra. Giocatori del Montreal al Bologna? Non sono ancora pronti, oggi. Domani, chissà...».

RINFORZI CERTI, BUDGET INCERTO
«Aggiungeremo giocatori validi per rendere la squadra più competitiva. Il budget? Non lo rendo pubblico. Ma sappiamo cosa fare, dove intervenire e come trovare i mezzi per agire».

I RISULTATI CONTANO, MA NON SONO TUTTO
«Guai confondere la passione con l'aspetto economico. Noi abbiamo un progetto ben preciso e andiamo avanti con questo. Spendere un sacco di soldi, non arrivare a certi risultati e magari abbandonare tutto, non avrebbe senso. A me interessa costruire una base solida. Ci metto il cuore, certo, ma anche le mie capacità d'investimento».

NUOVO STADIO FRA VOLONTA' E BUROCRAZIA
«Vedo che c'è voglia di pensare al restyling del Dall'Ara, anche se i tempi potrebbero rivelarsi più lunghi del previsto. La cittadella della moda? Ci aiuta a ridurre i costi, così come sul Cierrebi non c'è alcuna operazione speculativa, ma un intervento funzionale che poi verrà restituito in gran parte in mano pubblica. La capienza? 25.000 posti assicurati, magari con la possibilità di infrastrutture in grado di modellare un'accoglienza superiore. Dove giocherà il Bologna durante i lavori? Ci stiamo ragionando. Modena, Ferrara o una stadio temporaneo qui in città. Operazione però costosa, che va valutata bene».

BOLOGNA PRIMO DELLE... SECONDE
«L'obiettivo più immediato è portare la squadra al top della fascia che le compete. Siamo realisti, non ha senso parlare di scudetto adesso. Vogliamo però ottenere con continuità risultati contro le avversarie che sono alla nostra portata. Il salto di qualità avverrà più avanti, quando aumenteranno i ricavi. Quando sono arrivato abbiamo fissato un piano quinquennale e sotto il profilo della crescita siamo in linea con le previsioni».

DESTRO È IL NOSTRO TOP PLAYER
«Un top player alla Drobga nel Bologna? Capitasse l'opportunità di prendere un giocatore di livello che rientra nel nostro progetto per mentalità e stipendio, non ci tireremo indietro. Non dimentichiamo che c'è già Mattia Destro. Abbiamo fatto un investimento importante per lui, per noi ha il potenziale del top player. Lo aspettiamo con pazienza».

Sperando, caro Joey, che nel frattempo non si esaurisca la pazienza dei bolognesi... Ma questa è tutta un'altra storia. Ad maiora, pres.  

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