venerdì 30 giugno 2017

Calcio Dilettanti - Sasso Marconi sempre più vicino alla D, Medicina aspira a un posto in Eccellenza

Nella foto, il nuovo allenatore dell'Imolese, Emanuele Filippini, in mezzo al diesse Ghinassi e al presidente Spagnoli

I giochi definitivi verranno ufficializzati il 15 luglio (e non è detto che pure a quella data alcune situazioni vengano chiarite in modo definitivo), ma intanto impazzano i rumors nel mondo del calcio dilettantistico bolognese. Partendo dalla Serie D, dove comincia a prendere corpo la nuova Imolese affidata a Emanuele Filippini, anche perché i costi proibitivi legati a un possibile ripescaggio in Serie C (vedi i 300.000 euro da versare a fondo perduto, che insieme a tassa di iscrizione e fidejussione contribuiscono a un totale di oltre 800mila euro...) hanno convinto il presidente Spagnoli a rinunciare all'idea. Sempre che, badate bene, al piano superiore certi scricchiolii non anticipino veri e propri terremoti. Evento tutt'altro che remoto, viste le pessime notizie che arrivano da piazze come Latina (che ha rinunciato alla categoria), Mantova (arrestato l'imprenditore che doveva assumerne la presidenza), Como (lady Essien non solo non ha pagato gli stipendi ma al momento non garantisce neppure l'iscrizione al prossimo campionato), Macerata (nessuna traccia negli uffici della Lega a Firenze del pagamento della tassa di iscrizione, come pure garantiscono in società). Per non parlare, molto vicino a Bologna, della kafkiana situazione in casa Modena, dove Caliendo fa e disfa a proprio piacere infischiandosene di scadenze e obblighi amministrativi, mettendo così a serio rischio il futuro gialloblù: a oggi il club è addirittura senza stadio, dato che il Comune ha revocato la concessione per inadempienze economiche.
Chi invece si sta avvicinando a grandi passi verso la D pare il Sasso Marconi. Voci di corridoio molto vicine alla società del presidente Pozzi dicono che, fra rinunce e fallimenti, il club sia ormai arrivato in cima alla lista dei ripescaggi (era partito dall'ottava piazza). Soltanto un'altra defezione (pressoché certa, visto l'alto numero di situazioni precarie...) e nella valle dell'Alto Reno sarà festa. Intando in sede si sta lavorando su due binari, ipotizzando un mercato per l'Eccellenza e uno per la D (dove fra gli Under potrebbero tornar buoni alcuni ex Primavera del Bologna, vedi Blandamura, Silvestro, Marzillo o Gulinatti). Più problematico, invece, il ripescaggio della Virtus Castelfranco, anche se va detto che il club della famiglia Chezzi è in cima alla graduatoria 2, quella formata dalle retrocesse di D (ultima e penultima) più le società di Eccellenza che non hanno partecipato agli spareggi.
Per una società che ride, una che potrebbe versare lacrime amare. Parliamo del Real San Lazzaro, tutt'altro che certo di partecipare alla prossima Eccellenza. La revoca della concessione degli impianti del Kennedy da parte del Comune (a vantaggio del San Lazzaro Calcio) e il fuggi fuggi di dirigenti e giocatori (vedi la pattuglia guidata dall'ex diesse Matta che si è accasata all'Axys Zola: Mantovani, Filippo Tonelli e Minghetti) fanno ipotizzare un mesto canto del cigno (ma dal patron De Giovanni è lecito aspettarsi di tutto...). Aggiungendo la rinuncia del Carpineti e la fusione della Ribelle con la Del Duca, ecco che si potrebbe aprire uno spiraglio per il Medicina, che intanto, acquistando due pezzi da novanta come Canova e Thiago Tonelli (un lusso, per la promozione...), ha fatto subito capire di avere in testa ben altri obiettivi.   

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