mercoledì 31 maggio 2017

Basket A2 - La Virtus va sul 2-0 e vede il traguardo della finale


Virtus Bologna-OraSì Ravenna 83-74
(24-23, 48-35, 65-54)

VIRTUS BOLOGNA: Spissu 12, Umeh 14, Pajola, Spizzichini 3, Ndoja 12, Rosselli 6, Michelori, Gentile 12, Lawson 22, Bruttini 2. N.e.: Oxilia, Penna. All. Ramagli.
ORASI' RAVENNA: Smith 10, Sgorbati 3, Chiumenti 8, Marks 10, Raschi 4, Masciadri 12, Tambone 12, Crusca, Sabatini 15. N.e.: Scaccabarozzi, Seck. All. Martino.
Arbitri: Bartoli, Perciavalle, Terranova.

Le pagelle di BST

Spissu 6,5: la sua verve è energia pura al servizio della squadra. Fosse anche continuo, sarebbe un fenomeno. Così è semplicemente... se stesso. E alla Virtus, questo basta e avanza.

Umeh 6,5: contributo pesante, più nella scelta di certe giocate e nell'applicazione difensiva che nel bottino realizzativo. Il tiro da fuori (1/7) resta una chimera, ma (per ora) è dettaglio trascurabile.

Pajola ng: comparsata condita da due tentativi, entrambi falliti. La pressione playoff non fa per i giovani virtusssini.

Spizzichini 6,5: i falli di Gentile lo costringono agli straordinari. Che lui sbriga con disinvolta precisione e sagacia. Fare la cosa giusta al momento giusto. Questo gli si chiede e questo esegue.

Ndoja 7: in attacco è chirurgico (5/7 complessivo), ma è la "presenza" in ogni zona del campo che lo rende uomo-più di questa squadra. Ramagli gli consegna le chiavi di un gruppo che lui "pilota" alla grande.

Rosselli 7: vedi sopra. Non eccelle in statistiche da capogiro, però c'è. Sempre e ovunque. Senza nascondersi, senza rifiatare. Ritrovando anche una certa brillantezza fisica.

Michelori 6: piccoli break per far rifiatare i compagni. Ha il merito di entrare ogni volta con il piglio giusto. Esperienza fondamentale.

Gentile 6,5: fischiate discutibili lo relegano ai margini della partita. Eppure, per quanto poco giochi, le sue fiammate rendono manifesta la differenza che c'è fra le due squadre.

Lawson 8: sontuoso. Nel pitturato non c'è n'è per nessuno, sfoderando una personalità e una fisicità che non tutti (alziamo pure noi la mano) erano disposti a riconoscergli. Number one. 

Bruttini 6: con un Lawson così, gli restano le briciole. Che sfrutta però nel migliore dei modi. Utile alla causa.

Ramagli 6,5: si rischia di essere ingenerosi. Ma è evidente a tutti che fra Bologna e Ravenna, per cifra tecnica, a oggi non c'è storia. È comunque merito suo se la truppa risponde sempre presente alle sollecitazioni nei (rari) momenti di stanca.

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