giovedì 5 gennaio 2017

Ciao Ezio. Bologna piange Pascutti


Quel volo radente, parallelo al terreno di gioco, a inzuccare il pallone in anticipo su Burgnich, quasi caricandosi sulle spalle il tignoso terzino dell'Inter, era diventato il suo biglietto da visita: gol immortalato il 4 dicembre 1966, uno scatto destinato a restare nella storia del Bologna e a diventare il sogno dei tanti ragazzini che, entrando al Centro Tecnico rossoblù di Casteldebole, per tanti anni lo hanno ammirato estasiati appeso alle pareti. Un simbolo. Come Ezio Pascutti lo è stato per il Bologna e per Bologna, che ora lo piange al termine di una lunga malattia che se lo è portato via a 79 anni.





 
Si ammaina un'altra bandiera dello scudetto 1963-64, l'ultimo vinto dai rossoblù. Una bandiera che, al di là delle 15 stagioni disputate sotto le Due Torri (unica maglia vestita in carriera), ha continuato a sventolare fino all'ultimo refolo di vento, orgoglio di una tifoseria che l'Ezio, guerriero friulano di grande temperamento e solida caparbietà, l'aveva adottato fin dal giorno del debutto in A (1 gennaio 1956, Vicenza-Bologna 2-3), quando era andato subito a segno (sempre di testa e sempre in tuffo, segno del destino) buttandosi con impeto un tantino sfrontato su un pallone destinato a Nielsen. E lui, finché la cagionevole salute lo ha un minimo assistito, ha ricambiato l'affetto legandosi per sempre alla città e dispensando baci e abbracci con generosa partecipazione a chi era solito fermarlo sotto i portici, magari per offrigli al bar un bianchetto e farci quattro chiacchiere.

A Bologna l'aveva portato nel 1954 il presidentissimo Renato Dall'Ara, convinto dal fido Gipo Viani a puntare su quel ragazzo di Martignacco che aveva anche superato un provino all'Udinese, ma che il fratello maggiore Enea aveva convinto ad accettare la Quarta Serie (attuale Serie D) a due passi da casa, nel SAICI Torviscosa, per tirare su qualche soldino (300.000 lire) e intanto continuare a studiare. Tre milioni e mezzo alla società, 500mila lire a Ezio e anche la sua famiglia si convinse che i libri forse potevano aspettare. Da lì in poi una carriera ricca di gol e di soddisfazioni, che avrebbero potuto essere maggiori se ripetuti scricchiolii alle ginocchia non lo avessero fermato in più d'una occasione, vedi ad esempio lo spareggio-scudetto del 1964 contro l'Inter, dove al suo posto Bernardini, con un inatteso colpo di teatro, si inventò Capra ala “tattica”. Mossa che spiazzò non poco i nerazzurri.

Pupillo del Ct Mondino Fabbri, Pascutti si è fatto onore anche in Nazionale: sua la doppietta che proprio nel giorno del debutto sulla panchina azzurra di Fabbri permise all'Italia di tornare a vincere dopo 27 anni in Austria. Sempre in Nazionale, però, un episodio controverso da cui gli derivò ingiustamente la fama di “violento”: accadde in una trasferta in Russia, con Pascutti che a un duro fallo di Dubinski si ribellò mimando l'intenzione di rifilargli un cazzotto; ignobile sceneggiata del russo, immediato cartellino rosso per Ezio ed espulsione che diventò anche “caso” politico e diplomatico dall'ampia eco giornalistica. Istintivo, coraggioso, pugnace. Pascutti non si tirava mai indietro. In fondo era per questo che la “sua” Bologna lo amava, disposta a sorvolare sulla precoce “chierica” che gli aveva conferito prima del tempo un aspetto impiegatizio piuttosto che quello dell'impavido combattente d'area di rigore. 
 
Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti... L'undici che ancora oggi, giovani e meno giovani tifosi rossoblù, recitano a memoria con fiero intercalare. Ma è ai nomi di Bulgarelli e Pascutti che l'accento del tifoso sale. L'onorevole Giacomino, capitano per l'eternità, e il guastatore Ezio, che adesso l'ha raggiunto nella squadra che “così si gioca solo in Paradiso”. Due Torri. Simbolo e orgoglio di un'intera città.
Gianluca Grassi
 

LA CARRIERA DI EZIO PASCUTTI

Nato a Martignacco (UD) l'1 giugno 1937 - Attaccante
Esordio in Serie A: 1 gennaio 1956 L.R. Vicenza-Bologna 2-3

1953-54 SAICI Torviscosa IV Serie  -     -
1954-55 Bologna                Serie A   -     -
1955-56 Bologna                Serie A  18   11
1956-57 Bologna                Serie A  27   11
1957-58 Bologna                Serie A  26   12
1958-59 Bologna                Serie A  31   17
1959-60 Bologna                Serie A  18    8
1960-61 Bologna                Serie A  13    4
1961-62 Bologna                Serie A  28   11
1962-63 Bologna                Serie A  18   14
1963-64 Bologna                Serie A  25    8
1964-65 Bologna                Serie A  26    7
1965-66 Bologna                Serie A  22   10
1966-67 Bologna                Serie A  21   10
1967-68 Bologna                Serie A  20    7
1968-69 Bologna                Serie A   3     -

In Nazionale 17 presenze, 8 reti
Ha vinto uno scudetto (1964) e una Mitropa Cup (1961)

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