giovedì 24 agosto 2017

Mercato Bologna - Masina sì, Masina no. Masina? Boh…


Riassunto delle puntate precedenti. Si parte a giugno, di gran carriera, arraffando qua e là qualche saldo di stagione (Poli, unico vero surplus) perché, si dice nelle stanze che contano «vogliamo che Donadoni vada in ritiro con la squadra già al completo». Detto e fatto. Poi, sul mercato del Bologna, cala il silenzio più assoluto. Tanto che, cronache locali a parte, i rossoblù escono dalle rassegne stampa nazionali. Tutti al mare a mostrar le chiappe chiare. Operazioni in uscita non pervenute. Eppure, si continua a parlare di "esuberi" eccellenti come Pulgar, Donsah, Falco, Crisetig, Mounier. E nella lista entra pure Gastaldello.
Arriviamo a luglio e scopriamo che uno dei cinque nuovi arrivati, Avenatti, non è abile né arruolabile. Problemi fisici seri, da risolvere con calma (un mese? due? tre?). Privacy impone che l'uruguaiano finisca nel dimenticatoio. Fuori uno, ma non era l'uscita che ci si aspettava. Succede anche che le prime amichevoli mettano ko pure Falletti. Fuori due, sfiga. Con conseguenze tattiche non proprio trascurabili. Che il "comico" esordio in Coppa Italia contro il Cittadella (0-3 davanti al quale il Dall'Ara non trova proprio niente da ridere…) smaschera in un amen.
Altolà. E il mercato? Battenti chiusi, blindati, sigillati. Voci di corridoio… Sai, il Toro per Donsah offre caramelle (ma va… e che volevi che offrisse per uno che l'anno scorso era scomparso dai radar?) e piuttosto che svenderlo (con quello che l'abbiamo pagato…) magari si chiede a Donadoni (miracolo, se si accorgesse finalmente del ghanese…) di riciclarlo nell'amato e rispolverato 4-3-3. Ok, avanti un altro. Sai, come vertice basso davanti alla difesa Pulgar il suo lo fa poi sempre e se non si trova di meglio (l'abbiamo cercato, il meglio?) tanto vale tenerlo e inserirlo nelle rotazioni. Ok, ma gli esuberi? Ah, già… Falco, Crisetig, Mounier, Gastaldello. Allora, li diamo via? Tiriamo su qualcosa? Pronto, c'è qualcuno in sede?
E veniamo all'oggi. Brodino corroborante contro il Torino nell'esordio in campionato. Puntaccio che vale, per dirla alla Civolani. Neppure il tempo di gioire ed ecco, improvvisa, la scossa. Sette milioni per Masina dal Siviglia (ecco perché il ragazzo, contro i granata era parso, per così dire, un po' svagato). Se piangiamo un po', forse ne arrivano otto. Perbacco, mica male. Non ci si può sputare sopra. Ehhhh (sospirone), qualcosa bisogna pur sacrificare. Vabbè, pensiamoci sopra.
Però, scusa… E il progetto giovani? E i talenti nostrani blindati (Saputo dixit)? E Adam "bandiera" del nuovo corso rossoblù? E il problema della sua eventuale sostituzione a una settimana dalla chiusura del mercato? Lazaar (colpo di tosse…)? Antonelli (lo paghi poi tu…)? Strinic (anche no, grazie…)? Ma no, guarda… Magari spostiamo di là Torosidis. Oh, poi c'è sempre Mbaye nel mobilio di casa. E se provassimo con Krejcì terzino? Dai, ideonaaaa.
Signore e signori, il Bologna. Ieri, oggi e (temo)… domani. Senza polemiche e col cuore in mano: qualcuno provi a spiegarmi di chi è una così "illuminata" regia.

Gianluca Grassi   
       

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