lunedì 27 febbraio 2017

Ancora violenza nel calcio giovanile


Dal calcio giovanile arriva ancora un brutto esempio da stigmatizzare.
Non so se nel modenese sia in atto una sorta di inquinamento atmosferico che dà alla testa, fatto sta che da quelle parti negli ultimi tempi si è registrata un'impennata di violenza sui campi di calcio che ha dell'incredibile e che deve davvero farci riflettere.
L'ultimo episodio risale a ieri ed è richiamato stamattina sulla prima pagina della Gazzetta di Modena. Campionato Allievi interprovinciali, si gioca Pavullo-Valsa. Pochi minuti al termine, Pavullo avanti 2-0, nessuna animosità fra i ragazzi. In tribuna, invece, si scatena il papà di un giocatore del Valsa, che fin dall'inizio della partita aveva preso di mira l'arbitro (senza alcun motivo che giustificasse la sua reazione). Alcuni dei presenti, spazientiti, cercano di calmarlo e di isolarlo. Un dirigente del Pavullo lo prega di accomodarsi fuori. E il soggetto in questione dalle parole passa ai cazzotti e ai calci, scatenando una rissa. Le due squadre, incredule, si fermano. L'arbitro sospende. Arrivano i carabinieri...
Il resto lo lascio alla vostra immaginazione. Sono queste le domeniche di... relax che desideriamo per noi e i nostri figli dopo una settimana di lavoro e di studio? Non credo.
Piccola puntualizzazione: a fronte del ripetersi di questi episodi, noto una Federazione abbastanza "passiva". Sì, un richiamo alla correttezza sull'ultimo comunicato, qualche giornata di squalifica, ma nessuna iniziativa per parlarci sopra con una certa autorevolezza. Poco, detto con la massima franchezza...

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