giovedì 19 gennaio 2017

Il mercato del Bologna sui quotidiani locali. Bacconi analizza il problema-Destro

Nella foto, Budimir in azione nella Sampdoria contro l'Atalanta.

Questi gli aggiornamenti sul mercato del Bologna così come apparsi oggi sui quotidiani della città.
Slitta il possibile scambio Oikonomou-Budimir con la Sampdoria (Corriere dello Sport-Stadio). Non tanto perché l'affare non interessi a entrambe (Budimir ha il cosiddetto “profilo-giusto” per far parte del progetto-Bologna), ma perché in questo momento, con tre difensori fuori per infortunio (Gastaldello, Torosidis, Helander), Donadoni non può mettersi il lusso di mollare il greco. Al posto del quale, in cima alla lista delle preferenze rossoblù, c'è il polacco Janicki (Legia Danzica), mentre Caldirola (proposto dal procuratore De Marchi) resta una possibilità per le corsie esterne. Fatta per Floccari alla Spal, ma anche in questo caso l'addio definitivo sarà sottoscritto quando saranno più chiari i tempi di recupero di Petkovic (che secondo Repubblica potrebbe però accomodarsi in panchina già contro il Torino) e Sadiq (pagato 1 milione per il prestito dalla Roma, ha giocato appena 172 minuti e secondo il Resto del Carlino le due società starebbero lavorando per ridiscutere i termini dell'accordo). Cerci, Biabiany ed El Kaddouri sono le solite opzioni offensive: nessuno ci crede più di tanto, vuoi per il costo e vuoi per le “incerte” condizioni fisiche, però gli ultimi giorni di mercato potrebbero regalare qualche sorpresa. Kishna (Lazio) viene considerato fuori budget.
Sempre su Repubblica, l'analista Adriano Bacconi, fa il punto sul momento-no di Mattia Destro, che fra campionato e Coppa Italia non segna da 775 minuti: «Nel primo tempo di Crotone ha toccato in area un pallone, nel secondo tempo quattro. L'80% dei palloni li ha giocati nel corridoio centrale fra la lunetta dell'area e il centrocampo. Anche i contromovimenti vanno fatti come si deve, bisogna che scatti 4-5 metri poi cambi direzione, non basta fare un passo e via, perché i difensori se sei così statico vanno a nozze. Il confronto con altri attaccanti è impietoso: Kalinic per dire, la metà dei palloni contro la Juve è andato a prenderli sulle fasce, Icardi col Chievo il 50% li ha toccati in area, vale lo stesso per il secondo tempo di Higuain a Firenze. Vero che Mertens ha altre caratteristiche, ma contro il Pescara si è andato a prendere il 30% dei palloni a sinistra nel primo tempo e a destra nel secondo. Destro dal punto di vista tecnico si smarca poco, il suo raggio d'azione è molto limitato e prevedibile. Non dà profondità nè ampiezza, cioè non scatta e non si allarga sulle corsie esterne. Per me non è una questione tattica e di modulo, ma il suo limite è la pigrizia ed è un peccato perché le qualità le ha, è stato sempre un giocatore molto tecnico».  

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