venerdì 17 novembre 2017

Violenza sui campi, due pesi e due misure


Chi da qualche tempo ha la bontà di seguirmi su questo blog (un numero crescente, constato con piacere) e sa quanto mi stiano a cuore le diverse declinature dell'attività calcistica giovanile, avrà capito che amo parlare e vederci chiaro, evitando le ipocrisie di quel velenoso doppiopesismo giornalistico che fa sì che si parli solo di certe cose e non di altre ugualmente meritevoli di attenzione.
Lasciando per un momento perdere la "tragedia" dell'eliminazione dal Mondiale dell'Italia (qui, in fatto di ipocrisie e doppiopesismo siamo arrivati a percetuali da record, ma prometto con calma di tornarci sopra...), come tutti (purtroppo) sanno è stata la settimana del "fattaccio" di Marzabotto (saluto romano e maglietta provocatoria esibite da un giocatore del Futa 65 dopo il gol che ha deciso la partita) che ha avuto ampia e circostanziata eco mediatica nazionale. E anche qui prendo tempo: perché mi giunge voce di accertamenti e constatazioni che potrebbero un pochettino mutare il (comunque deplorevole e inaccettabile, senza ma e senza se) quadro che ci è stato dipinto.

Non voglio invece far passare sotto silenzio l'ennesimo "bollettino di guerra" pubblicato ieri sul sito della Figc di Bologna. Lo devo, innanzitutto, a due società, Boca e Barca, che qualche settimana fa erano state esposte a pubblico ludibrio sui quotidiani locali per un episodio sì meritevole di censura (battibecchi fra opposte tifoserie al termine di una gara Giovanissimi), ma ridimensionato nella sostanza dopo un'attenta rilettura dei fatti da parte della Commissione d'Appello. Ebbene, scorro il Comunicato n. 19 di ieri e leggo di 12 (!!!) turni di squalifica inflitti a un giocatore della Juniores del San Benedetto Val Sambro, reo di aver insultato con frasi razziste un giocatore avversario di colore che aveva appena segnato una rete e di rivolto, all'atto dell'espulsione, frasi gravemente offensive nei confronti dell'arbitro. Vogliamo parlarne? O ignoriamo solo perché non ci sono filmati al riguardo da mandare in onda nei Tg?
Andiamo avanti. Per scoprire che negli Allievi provinciali al San Donato non è andata meglio. Nell'ordine: dirigente sospeso fino al 30/11 «per gravi proteste nei confronti dell'arbitro»; asisstente all'arbitro sospeso fino al 7/12 «per comportamento irriguardoso nei confronti dello stesso»; 3 giornate di squalifica a tre giocatori della squadra (9 in totale...) perché «a fine gara, nel corrodoio che accede allo spogliatoio dell'arbitro, insieme ad altro giocatori rivolgevano frasi gravemente lesive e offensive nella persona del medesimo, reiterandole per alcuni minuti».
Tav o non Tav (è solo Tavecchio il problema?), qualcuno si degnerà di far entrare anche queste questioni nel futuro programma di rilancio del nostro calcio o, come sempre, andiamo avanti all'insegna del "tutto va bene Madama la Marchesa"? 
Gianluca Grassi       

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